lunedì 17 giugno 2013

Sai che c'è?

C'è che oggi salto un turno rubrica e mi sfogo.
C'è che non so, forse sarà l'utero, ma oggi la mollo tutta e la mollo in fretta.
C'è che non se ne può più di tutto questo VOI cui ho dedicato 31 anni di vita, solo per non farvi incazzare, solo per vedervi sorridere 5min e poi tornare ai vostri cazzi, solo perchè mi avete messo al mondo, solo perchè poi non sta bene, solo perchè c'è chi non capisce la parola FINE con le buone, solo perchè si deve mantenere la calma, solo perchè un tempo si era amici e allora adesso si fa ancora finta, solo perchè lo fanno tutti, solo perchè sennò poi sei una sociopatica riottosa, solo perchè non ci sono abbastanza soldi per tutto, solo perchè oggi non è mica domani e domani capirai quante galline.
C'è che sto VOI ha sepolto l'IO quello buono, perchè L'IO è come il colesterolo: c'è quello buono e c'è quello cattivo, che non dovrebbe mai soffocare il primo, anzi.
C'è che invece quello buono l'ho lasciato agonizzare ed eccolo che quasi mi crepa, sotto il peso di un negocentrismo strabordante ( il neologismo è mio, occhio che querelarvi è n'attimo) misto ad un martirio di almeno due decadi, procrastinato non si sa bene per quali ragioni ( sospetto una certa indolenza).
Sai che c'è?
C'è che da oggi i pronomi personali passano non in secondo piano, ma proprio in remoto piano.
Lascio abilitato solo NOI, quella zona franca dei pochi ma buoni che si capiscono al volo e si danno tutto senza nemmeno toccarsi a volte, senza nemmeno i citofoni di mezzo.
C'è che messa così potrei sembrare quasi incazzata, ma credo di non essere mai stata  così contenta in un giorno nato stanco come oggi: ho persino consumato il pranzo sul divano, perchè sai.. le ribellioni hanno la stessa posologia delle sbornie:  più piccole e più spesso.


Che poi uno fa il figo con gli effetti di Instagram ed alla fine taglia pure le parole importanti.

Nessun commento:

Posta un commento